Franco Frigo

 

“Non tutte
le collane di perle
sono belle

Ma ogni perla
parla di meraviglia”

          FF

 

Franco Frigo che conosco io è nato nel 1946, esattamente  il 6 novembre, a Brescia, città dove i suoi, veronesi ma di lontana origine vicentina, dell’Altopiano di Asiago ( il babbo), si erano trasferiti  dopo la guerra per fare i mezzadri e lavorare un ettaro a vigna nella zona di Costalunga. Dopo essersi diplomato Perito Industriale Elettrotecnico “capotecnico” all’ITIS  Castelli di Brescia, rinunciando ad una (probabile) onorata carriera di tecnico nelle grandi industrie bresciane ha deciso di studiare Sociologia  a Trento (sì, proprio nella  seconda metà degli anni sessanta, quando a Trento c’erano tutti quelli che saranno poi conosciuti come i rivoluzionari dei movimenti del 68…), non si è mai laureato, pur finendo tutti gli esami regolarmente a novembre del 69 (a chiesto la tesi più volte ma non l’ha mai finita…), e vive a Roma dal luglio 1968 . Dopo aver girovagato per molti quartieri, da quasi trent’anni vive in fondo al Nuovo Salario, alla Serpentara.
Ha lavorato tra il 1974 e il 31 dicembre 2008  come ricercatore all’Isfol dirigendo vari settori di attività e da ultimo, per 12 anni, l’Area Formazione Continua. Dal 1 gennaio 2009 è, nell’ordine : pensionato, sociologo, ciclista e nonno (oltre a varie altre figure di marito , padre,etc.….). Professionalmente è ancora ito , padre,e tc.pentara) sociologo, nonnoanni,impegnato nella ricerca, nell’assistenza tecnica e nella divulgazione curando pubblicazioni sui temi della formazione dei lavoratori e dedicandosi saltuariamente alla docenza.
Ha famiglia, una moglie che viene considerata da tutti la parte migliore della coppia e dei figli che sono  da pochi anni ( o mesi) transitati dal periodo dello studio a quello dell’impegno lavorativo, e non solo. Ha due piccoli nipoti a cui dedica non troppo  tempo ma ai quali sembra molto legato.
Passa buona parte del tempo libero dedicandosi alla lettura: solo narrativa (rigorosamente non si dedica mai ai saggi) italiana e straniera senza distinzioni né preferenze.
Un tempo si è appassionato al cinema, pensava di fare cinema, di diventare un giorno un regista ( ma erano gli anni 60-70 e tutto sembrava possibile, anche far diventare realtà i sogni che si ri-costruiscono negli studi di posa). Adesso fa fatica a capire il cinema, e trova difficoltà  anche ad andare a vedere il cinema nelle sale…
Quando non lavora, non legge, non dorme, non mangia,…… quando il tempo lo permette prende la bicicletta da corsa e pedala con gli amici ( e qualche volta anche da solo..). E’ l’unico sport che abbia mai praticato in vita sua (a sedici anni ha anche corso tre gare da “esordiente”) e da quindici anni ha ripreso a pedalare.
Gli piaceva fotografare, e così da un po’ di anni ha ripreso a catturare immagini prima con una Nikon Colpix 5400 che sua moglie gli ha regalato per i suoi 58 anni e poi, ora, con una Canon 450D. Dapprima con fatica e con scarsi risultati, ora con più soddisfazione cattura luci e ombre che poi osserva sul suo PC portatile.

Mi dice che ha deciso di mettere in linea il suo sito personale dopo più di un anno dal momento in cui ha acquisito il suo “dominio” perché vuole provare a migliorare la sua comunicazione con gli amici, con quelli che conosce e anche con quelli che vorranno conoscerlo attraverso questa particolare forma di comunicazione basata su un linguaggio accessibile ma anche frutto di mediazioni tecnologiche che un po’ lo disturbano.

                                                   Franco Frigo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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