“Italia bella, mostrati gentile e i figli tuoi non li abbandonare,
sennò ne vanno tutti ni' Brasile e 'un si rìcordon più di ritornare.

Ancor qua ci sarebbe da lavorà senza stà in America a emigrà.

Il secolo presente qui ci lascia, il millenovecento s'avvicina;
la fame ci han dipinto sulla faccia e per guarilla 'un c'è la medicina,
Ogni po' noi si sente dire: E vo là dov'è la raccolta del caffè.”

L'operaio non lavora e la fame io divora e qui' braccianti
'un san come si fare a andare avanti. Spererem ni' novecento, finirà questo tormento, ma questo è il guaio:
il peggio tocca sempre all'operaio.

Nun ci rimane più che preti e frati, moniche di convento e cappuccini, e certi commercianti disperati di tasse non conoscono i confini.

Verrà un dì che anche loro dovran partì
là dov'è la raccolta del caffè.

Ragazze che cercavano marito vedan partire il loro fidanzato, vedan partire il loro fidanzato e loro restan qui co i sor curato.

Verrà un dì,,.

Le case restan tutte spigionate, l'affittuari perdano l'affitto, e i topi fanno lunghe passeggiate, vivan tranquilli con tutti i diritti.

Verrà un dì,,,